venerdì 1 gennaio 2016

Vengo "Congedata"..

Capitolo 16
Vengo "Congedata"
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(NOTE PERSONALI DI MATILDA O'DONNELL MACELROY)
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Sono rimasta nella base, limitata principalmente al mio allogiamento, per altre 3 settimane dopo che Airl era stata "inabilitata" dal Dr. Wilcox.

Una volta al giorno venivo accompagnata nella stanza dove  si trovava il corpo di Airl, sotto sorveglianza costante del dr. Wilcox e di altri. Ogni volta che andavo, mi chiedevano di provare a comunicarmi nuovamente. Tuttavia, non c'era mai nessuna risposta. Questo, mi rattristò molto. Con il passare dei giorni, aumentava la mia angoscia, sul fatto che Airl forse, fosse "morta"; se questa era la parola giusta...

Ogni giorno, tornavo a rileggere le note, delle mie interviste fatte con lei, alla ricerca di un qualche indizio che mi potesse far ricordare qualcosa, o mi aiutasse in qualche modo a ristabilire una comunicazione. Avevo ancora, infatti, in mio possesso, la busta con le copie delle trascrizioni che Airl, non aveva voluto firmare. A tutt'oggi, non capisco come mai nessuno, me le abbia mai richieste indietro. Suppongo: che si siano dimenticati. Non ho voluto restituirle. Le ho mantenute nascoste sotto il materasso del letto, per tutto il tempo che sono rimasta alla base, e da allora le ho conservate sempre. Lei, sarà la prima persona, a vederle; dopo tutti, questi anni..

Poiché il corpo dell'Alieno non era biologico, i medici: non potevano verificare, se fosse viva o morta, a meno che ella non si muovesse. Sapevo che Airl era consapevole come ESI, e dunque quell'organismo, non si sarebbe mai mosso. Cercai più volte di spiegarlo al Dr Wilcox.. [Ma non venni ascoltata].

Ogni volta, mi sorrideva leggermente, e "mi ringraziava per averci riprovato"; toccandomi il braccio. Alla fine della terza settimana, il Dr. Wilcox stesso, mi disse che non erano più necessari, i miei servizi, ; perché, era stato deciso dai militari, che l'Alieno, fosse trasferito in un impianto medico-militare più sicuro e meglio attrezzato, per affrontare la situazione. (Non mi disse precisamente dove).

Fu l'ultima volta che vidi il corpo-bambola di Airl.

Il giorno seguente ricevetti ordini scritti, firmati dal generale Twining. Dicevano in sostanza che avevo completato il mio servizio di leva negli Stati Uniti e fui ufficialmente congedata ("scaricata") dal mio ruolo attivo, con: liquidazione speciale e una generosa pensione militare. Dicevano anche, che, presto: mi avrebbero poi, trasferita "altrove" degli ufficiali; fornendomi una "nuova identità" e i documenti appropriati...

Con gli ordini, ricevetti anche un documento da leggere e firmare. Era un giuramento che avrei mantenuto il segreto. La forma del documento era piena di "legalità", ma condensato, era molto chiaro: non dovevo parlare o discutere mai, con nessuno e in nessun modo, di quello che avevo visto, sentito o vissuto durante quell'occasione, sotto pena di morte; come atto di tradimento, verso gli Stati Uniti d'America!

Scoprii, poi, che: venni inserita in un Programma Federale di Protezione Testimoni [per chi "subisce minacce", quando ha visto qualcosa di scottante] ..(salvo che: "non sarei mai stata protetta dal Governo" [per quello che avevo visto, io]; dato che il Governo, erano loro!! Ed erano proprio loro, a minacciarmi!!!). In altre parole: se me ne fossi stata "tranquilla" e "buona", avrei potuto continuare a "vivere". [Altrimenti, no!!]. Il mattino seguente, m'imbarcarono così, su di un piccolo aereo militare, e volai via, verso il mio destino di "ri-ubicazione"...

Dopo essere stata trasferita (ri-ubicata) in vari luoghi, per periodi molto corti, alla fine: terminai a Glasgow, nel Montana; vicino a Fort Peck.

La notte prima del trasbordo aereo, mentre giacevo nel mio letto, ripensando all'intera vicenda, e mi domandavo, che cosa ne fosse stata, di Airl, all'improvviso: sentii la sua voce!! Mi sedetti allora, subito, sul letto ed accesi la luce del comodino; guardandomi attorno.. Mi resi conto quindi, che era l'ESI, di Airl.. naturalmente: il suo corpo, non c'era. Non era necessario.

Mi disse: "Ciao!". Il "tono" del suo "pensiero", era semplice ed amichevole. Era lei. Non ne ebbi, il minimo dubbio.

Pensai [in risposta]: "Airl, sei ancora qui?" Mi rispose che era "qui"; però, non "in un corpo" sulla terra. Era ritornata: alla base spaziale, sugli Asteroidi, quando fummo attaccati, dai medici e militari. Era compiaciuta: di percepire, che stavo bene; e contenta del fatto, che mi avessero rilasciata, sana e salva.

Ero ancora preoccupata che avessero potuto farle alcun danno, con la macchina dell'elettro-shock. Ma Airl mi disse che, ella: lasciò il corpo, giusto prima, che fosse attivata quella scarica elettrica. Voleva farmelo sapere: che stava bene; era al sicuro, e non dovevo preoccuparmi.

Mi sentii molto sollevata.

Chiesi ad Airl, se l'avrei mai rivista. Ella mi rassicurò dicendomi, che siamo: ESI; non siamo, dei corpi fisici. Ora, che mi aveva "localizzata" nello spazio e nel tempo, saremo rimaste sempre, in contatto.

Airl mi augurò il meglio e la nostra comunicazione si concluse, per il momento.

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Matilda O'Donnell MacEelroy
Questa è l'unica foto esistente della Signora MacElroy, inviata all'editore Lawrence Spencer assieme alle trascrizioni ed alle note personali dattiloscritte.
La posa alquanto 'artistica' fa pensare più ad una foto ricordo, in possesso della Signora, che ad una foto d'archivio, di solito più austere.

Negli archivi militari la Signora ufficialmente 'non esiste'.


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