venerdì 1 gennaio 2016

Prima intervista, con l'Alieno Airl

Capitolo 1
 Prima intervista con l'Alieno
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(NOTE PERSONALI DI MATILDA O'DONNELL MACELROY)
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Per quando l'alieno era stato portato all'interno della base, io avevo già trascorso diverse ore con lui. Come già accennato, il signor Cavitt, mi aveva detto, infatti, che era: mio preciso dovere, rimanere accanto, a quella creatura, poiché ero l'unica del personale, a poter comprendere, la sua "Comunicazione". Non riuscivo a capire, però, quella mia abilità, di "Comunicarmi" in quel modo, con quell'essere. In quanto, io, non avevo mai vissuto delle esperienze telepatiche, con nessuno, prima di allora..

La Comunicazione "Non-Verbale" che ho vissuto, per intenderci, era come quando un bambino o un cane, sta cercando di farti capire qualcosa, ma molto più diretto e potente! Anche se non c'era nessun fonema, o segnale fisico, da parte sua, l' "intenzione" dei "suoi pensieri", era, per me, [proprio] "inconfondibile". Più tardi, compresi, però, che: "Ricevere, il suo Pensiero", non sempre voleva dire, necessariamente, che io fossi poi, in grado, d'interpretarlo correttamente.. .

Credo che l'essere alieno non fosse disposto a discutere di questioni tecniche, a causa della natura e della sua posizione di ufficiale e pilota, con il dovere di mantenere la sicurezza e la riservatezza richiesta dal suo status nell'organizzazione. A prescindere che non avevo la sensazione che l'essere volesse veramente nascondermi delle cose, penso comunque, che: ogni soldato che è catturato dal nemico ha la responsabilità di non divulgare informazioni vitali, anche di fronte a interrogatori o torture.

La sua comunicazione mi sembrava quindi, sempre onesta e sincera con me, anche se non ne avrò mai la certezza, penso. Ritengo però, di aver condiviso un "legame" univoco con quest'alieno. Una sorta di "fiducia" o di empatia, come quella che si potrebbe avere con un parente, o un bimbo. Per questo motivo penso, che  anche lui sapesse, che ero veramente interessata in lui, e sentivo che non aveva quindi, nemmeno lui, nessuna intenzione nociva nei miei riguardi; né percepivo che avessi potuto ricevere da lui, alcun danno.

In realtà, mi sono sempre riferita all'alieno come, a una "lei". Non si poteva definire il sesso, né fisiologicamente, né psicologicamente. Però, è che "Lei" emanava una presenza femminile, diciamo, piuttosto forte. Tuttavia, in termini di fisiologia, l'essere era "asessuata" e non aveva nessun organo riproduttivo, interno o esterno. Il suo corpo assomigliava, anzi, più ad una bambola, o ad un robot. Perché, non aveva proprio, nessunissimo organo interno, come se non fosse costituito da cellule biologiche. Aveva [solo] una sorta di sistema-circuito, nervoso-elettrico, in tutto il corpo; ma, non ho mai capito, come funzionasse.

Era di statura bassa, 1.20, e di costituzione esile. Il capo era sproporzionato rispetto a braccia, gambe e tronco, che erano sottili. Aveva tre dita in ogni mano e piede, prensili, ma non troppo. Aveva naso bocca e orecchie ridotte e non funzionanti. (Ho capito poi, che a un abitante dello spazio non servivano, senza atmosfera il suono è nullo. Per questo non era necessario essere dotati di questi organi). Non consumava alimenti, per questo la bocca quasi non esisteva.

Gli occhi erano molto grandi, e non sono mai stata in grado di determinare il suo grado di acutezza visiva, la mia sensazione era che fosse veramente alta. Le lenti negli occhi, erano molto scure e opache, pensai che potevano rilevare le onde o particelle oltre lo spettro visivo della luce. E ho il sospetto che questo potrebbe includere l'intera gamma elettromagnetica, se non di più..

Quando mi guardava, sembrava che il suo sguardo mi penetrasse, come se avesse la visione a raggi X. In un primo momento lo trovai un po' imbarazzante, fino a quando mi resi conto che non aveva alcuna intenzione sessuale. In realtà, non credo che avesse mai preso neppure in considerazione il pensiero, che io fossi maschio o femmina...

Ci fu presto evidente che il suo corpo non aveva bisogno di ossigeno, alimenti, acqua, nè di qualsiasi altra fonte di energia, o alimentazione esterna. Secondo quanto capii dopo, quell'essere, si "somministrava" da solo la "propria energia", animicamente.. Mi sembrava un po' strano all'inizio, ma ben presto, mi abituai all'idea. È davvero un corpo molto, molto semplice; e non vi è quasi nulla, rispetto ai nostri corpi..

Airl, così disse chiamarsi, mi ha spiegato che non era meccanica, come un robot, ma nemmeno biologica. [E che] Lei era animata, dalla sua stessa energia spirituale. Tecnicamente, comunque, dal [nostro] punto di vista medico, il corpo di Airl, poteva definirsi: "non vivo". Il suo involucro di "bambola" [(come lui stesso, lo definiva)], non era composto, cioè, da cellule o cose affini.

Aveva la pelle liscia e di color grigio. Il corpo era estremamente tollerante alle variazioni di temperatura, pressione, e condizioni atmosferiche. Gli arti erano molto fragili, senza muscolatura. Nello spazio, non essendoci nessuna gravità, non ne hanno bisogno. La nostra Terra per lui, aveva quindi, una pesante gravità, e l'organismo non camminava molto, perché le gambe non erano adattate per tale scopo. I piedi e le mani, erano tuttavia abbastanza agili e flessibili.

Durante la notte anteriore, al mio primo colloquio con l'alieno, l'area, si era trasformata, in un brulichio, d'intensa attività. C'erano una dozzina di uomini che lavoravano su luci, fotocamere, e attrezzature di lavoro. Una telecamera cinematografica con microfono e registratore a nastro, erano stati collocati, nella stanza dell'intervista. (Anche, se non capisco, perché fosse necessario un microfono, visto che non era possibile, comunicare verbalmente, con l'alieno). C'erano anche: uno Stenografo, e diverse persone che digitavano velocemente, su delle macchine da scrivere.

M'informarono anche di un "interprete", esperto in lingue straniere, e di un team di esperti in "decodificazioni", che erano arrivati in volo, alla base, durante la notte, per assistermi nel mio tentativo di Comunicare, con l'alieno. C'erano anche vari membri, di personale medico - specialisti in vari campi - arrivati, per esaminarlo. C'era anche un professore di psicologia, per aiutarmi a formulare le domande, e ad "interpretare" eventualmente, le risposte. Perché: essendo io, solamente un'infermiera, non ero considerata un'interprete abbastanza "qualificata", anche se ero l'unica, che poteva capire qualcosa, di quello che l'extraterrestre stava pensando!

Ebbi con Airl molte conversazioni, con un aumento esponenziale della "Comprensione" fra di noi, come illustrerò più avanti, nelle mie Note. 

Quella che segue, è la Trascrizione delle Risposte, date, ad un Elenco di Domande; fornite dal Delegato dell'Intelligence, presso la base; e che io, ho dettato subito dopo, allo Stenografo, appena finita, l'intervista.


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TRASCRIZIONE UFFICIALE DELL'INTERVISTA
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TOP-SECRET:
Esercito degli Stati Uniti - Aeronautica di Roswell - Forza Aerea, 509° Gruppo Bombardieri
OGGETTO: intervista ALIENA, 09.07.1947

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DOMANDA: Sei ferito?
RISPOSTA: NO
D: Hai bisogno di assistenza medica?
R: NESSUNA
D: Hai bisogno di alimenti o d'acqua, o altro genere di cose?
R: NO
D: Hai qualsiasi particolari esigenze ambientali, come la temperatura dell'aria, contenuto chimico atmosferico, la pressione dell'aria o, eliminazione di rifiuti organici?
R: NO. [Noi] NON SIAMO ESSERI BIOLOGICI.
D: Il tuo corpo o la nave spaziale, possono trasportare germi o contaminazione, che possano essere dannosi per gli esseri umani o altre forme di vita, sulla terra?
R: NON CI SONO GERMI NELLO SPAZIO.
D: Il tuo governo, sa che sei qui?
R: NO, IN QUESTO MOMENTO.
D: Altri della tua specie, verranno a cercarti?
R: SÌ.
D: Qual è la capacità bellica, del tuo popolo?
R: MOLTO DISTRUTTIVA.

Non ho capito la natura esatta delle armi, di cui dispongono; però, credo, che, la sua risposta: non fosse malevola; ma solo, una constatazione obbiettiva, della Realtà.

D: Perché è caduta la nave spaziale?
R: É STATA COLPITA DA UNA SCARICA ELETTRICA ATMOSFERICA, CHE HA FATTO PERDERE IL CONTROLLO.
D: Perché la nave spaziale era in questo settore?
R: PER LO STUDIO DELLE "NUVOLE SCOTTANTI" (ESPLOSIONI RADIOATTIVE).
D: Come vola la nave?
R: É CONTROLLATA DALLA MENTE, RISPONDE AI COMANDI DEL PENSIERO.

"Mente" o "comando pensato" è la sola parola in inglese, che riesco ad immaginare per descriverlo. I loro corpi sono collegati direttamente alla nave, attraverso un sistema nervoso elettrico.

D: Come comunica tra loro, la tua gente?

R: ATTRAVERSO LA MENTE.
D: Disponete di una lingua scritta o simboli per la comunicazione?
R: SÌ.
D: Di quale pianeta sei?
R: LA CASA, LUOGO DI NASCITA: MONDO del DOMINIO.

Poiché non sono un'astronoma, per pensare in termini di stelle, galassie, costellazioni e di direzioni nello spazio, la mia impressione è che proviene da un pianeta al centro di un cluster enorme di galassie, che per lei è come una casa, o culla. La parola "dominio" è la più simile per descrivere il suo concetto, d'immagini e pensieri. Potrebbe anche essere definito come "territorio" o "ambito". Tuttavia, sono sicura che non fosse solo un pianeta o un sistema solare, o un cluster di stelle; ma un numero enorme di galassie!

D: Il tuo governo invierà dei rappresentanti per incontrarsi con i nostri governanti?
R: NO.
D: Quali sono le vostre intenzioni sulla terra?
R: PRESERVARE, PROTEGGERE LA PROPRIETÀ DEL DOMINIO.
D: Che cosa avete appreso sui governi e le installazioni militari della terra?
R: POVERE/ PICCOLE. DISTRUGGONO IL PIANETA.
D: Perché il tuo popolo non manifesta la sua esistenza, al popolo della terra?
R: GUARDARE. OSSERVARE. NESSUN CONTATTO.

Ho avuto l'impressione, che il contatto, con le persone sulla terra, non fosse loro consentito; ma non riuscii a trovare in quel momento, una parola inglese più adatta, che esprimesse correttamente il suo pensiero. E credo, che intendesse dire, anche qualcos'altro, che non sono riuscita a esprimere.. Loro, comunque, solo ci osservano.

D. Il tuo popolo ha visitato in precedenza la Terra?
R: PERIODICAMENTE/ OSSERVAZIONI RIPETUTE.
D: Da quanto tempo, conoscete la terra?
R: DA MOLTO PRIMA DELL'ESISTENZA DELL'ESSERE UMANO.

Non so se è più corretto dire "era preistorica", ma è sicuramente un lungo periodo, prima che si sia evoluto l'uomo.

D: Che cosa conoscete, sulla storia della civilizzazione della terra? 
R: POCO INTERESSE/ ATTENZIONE. POCO TEMPO.

La risposta a questa domanda, mi è sembrata molto evasiva. Percepii che il suo interesse per la storia della terra, non fosse molto forte, o che lei, non facesse molta attenzione a questo. Tuttavia, mi è sembrato anche, che non volesse rispondere alla domanda.. O, di non aver ricevuto, nessuna risposta.

D: Ci puoi descrivere il tuo mondo-casa, per noi?
R: LUOGO DI CIVILTÀ, CULTURA, STORIA. GRANDE PIANETA CON RICCHEZZE E RISORSE. ORDINE, POTENZA, CONOSCENZA, SAGGEZZA. 2 STELLE, 3 LUNE.
D: Com'è lo stato dello sviluppo della vostra civiltà?
R: ANTICA BILIONI DI ANNI. DA SEMPRE. SUPERIORE, A TUTTE LE ALTRE. PIANIFICAZIONE/ PROGRESSI PER VINCERE. OBIETTIVI ELEVATI/ IDEE.

Ho utilizzato la parola "Bilioni", perché sono convinta che il suo significato, che volesse esprimerci, fosse davvero, superiore: "maggiore a miliardi". L'idea della lunghezza del tempo che mi ha comunicato, era comunque, fuori dalla mia portata. Ed era, veramente, molto più vicino all'idea d'infinito, in termini di tempo terrestre..

D: Credi in Dio?"
R: RITENIAMO SI TRATTI, DI CONTINUARE SEMPRE.

Sono certa che l'alieno non ha inteso il concetto di dio o di culto come lo facciamo noi. Suppongo che il popolo della sua civiltà è ateo. La mia impressione, è che loro hanno un'altissima opinione di se stessi, e sono molto pretenziosi!

D: Quale tipo di società possedete?
R: ORDINE/ POTENZA/ FUTURO SEMPRE/ CRESCITA.

Queste sono le parole più vicine che ho trovato per descrivere l'idea che l'alieno ha, della propria società o civiltà. L'emozione che ha provato, quando ha risposto a questa domanda è diventata molto intensa, molto brillante! Il suo pensiero, è stato riempito da un'emozione che mi ha dato un sentimento empatico di giubilo e di gioia. Però, mi ha reso.. anche un po' inquieta... [è stato anche un po' inquietante, per me, percepire questa cosa (NdT)].

D: Esistono altre forme di vita intelligenti, oltre alla vostra nell'Universo? 
R: OVUNQUE, SIAMO I MAGGIORI/ I PIÙ ALTI, DI TUTTI.

Nonostante la sua piccola statura, sono sicura che per lei il significato di "più alti" o "maggiori” non riguardasse la statura fisica. Ancora una volta, ho sentito una sua Sensazione di Orgoglio, per l'appartenenza alla sua Razza.

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(NOTE PERSONALI DI MATILDA O'DONNELL MACELROY)
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Questa è stata la conclusione del primo colloquio. Quando le mie risposte furono trascritte e date al personale in attesa, tutti loro, erano molto contenti, del fatto che io riuscissi a comunicarmi con l'alieno. Tuttavia, una volta finito di leggerle, sono rimasti un po' delusi dal fatto, che io, non riuscissi, a intendere di più, alcune sue risposte.

E ora, avevano un lotto di nuove domande a causa delle prime risposte ricevute. Un funzionario mi disse, di aspettare ulteriori istruzioni. Io, aspettai per diverse ore, nell'ufficio adiacente. Non mi fu più permesso [in quel momento] di continuare la mia intervista, con l'alieno. Mi hanno però, sempre trattata bene; e mi fu concesso di mangiare, dormire lì, ed utilizzare i bagni, ogni volta che volessi.

Alla fine, arrivò un nuovo elenco di domande per l'alieno. Nel frattempo altri agenti, militari e funzionari del governo erano arrivati alla base. Mi dissero che molte altre persone sarebbero rimaste in camera con me durante la prossima intervista, per chiedere maggiori dettagli durante il colloquio. Quando ho cercato però, di condurre le domande, con queste persone in camera, non ho ricevuto dall'alieno nessuna risposta: nessun pensiero, emozione o qualsiasi altra comunicazione percepibile. L'alieno rimase seduto, senza muoversi.

Tutti uscimmo, dalla Stanza del colloquio. 
L'agente d'Intelligence, si agitò parecchio per questo successo; ed arrivò, ad arrabbiarsi molto, con me... Accusandomi, d'inventarmi cose; di dire bugie, e di aver mentito, su tutto.. ma io, insistetti che le mie risposte, erano oneste.. e le più precise, che avessi potuto, dare loro!

Più tardi, varie altre persone cercarono di comunicare ancora, con l'alieno. Ma nessuna di esse, ci riuscì.

Nei giorni successivi arrivò, allora, dall'est alla base, una ricercatrice di attività paranormali. Il suo nome era Gertrude e qualcos'altro. (Non ricordo il Cognome). In un'altra occasione, venne pure un indiano chiaroveggente (tal Krishnamurti) per tentar di comunicare con l'alieno. Nessuno di loro, però, l'ha potuto fare. E neanch'io, ho potuto comunicare telepaticamente con queste persone (nonostante la mia simpatia, per esempio, verso l'indiano). Infine, fu deciso che sarei rimasta nuovamente sola con l'alieno, per vedere se a me, avesse risposto, di nuovo.

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